Tecno fashion
Un sarto digitale confeziona abiti on demand scelti su un campionario Internet, tagliandoli su misura con una macchina da cucire computerizzata. Il tessuto, reso “intelligente” da una serie di filamenti invisibili, si modella sulla scansione 3D della persona che dovrà indossarli, virtualizzando cosi il tradizionale momento della prova. In negozio, invece, uno “specchio segreto” degno di Nanni Loy mette in comunicazione l’ambiente camerino con una postazione remota: tramite una serie di sensori tattili il frutto dello shopping può essere valutato a distanza, in anteprima video, dagli amici dell’acquirente. In precedenza altri sensori, applicati alle vetrine, hanno permesso agli addetti alla vendita di cogliere al volo gli elementi che hanno attirato la sua attenzione e di preparargli in anticipo i capi da misurare. Che ne pensate…scenari futuribili? Non troppo: il Mit Media Lab di Boston ha appena sfornato dei prototipi funzionanti. Nicholas Negroponte in persona li ha sfoggiati, sfidando le comprensibili perplessità di stilisti e addetti ai lavori, alla terza edizione dell’ evento milanese Moda & Tecnologia. Il messaggio è chiaro. Dopo la falsa partenza delle “wearable technologies”, le tecnologie indossabili sponsorizzate dal Massachussetts Institute of Technology ma riprese solo occasionalmente, in chiave sportiva, da qualche casa di moda, l’attenzione si sposta ora di 180°: dalla creazione in sé e per sé agli altri momenti della “filiera”. In testa ci sono naturalmente le ricerche sui nuovi materiali e sulle nuove strategie di seduzione del consumatore. Gli ingegneri fanno la loro parte, ma anche il mondo del tessile guarda con interesse alle innovazioni hi-tech e avanza proprie proposte. Come la camicia in tessuto fotosensibile presentata da And : grazie a un sofisticato sistema di fissaggi, alla luce del sole assume automaticamente diverse colorazioni da abbinare ad altrettanti vestiti.
Intanto, raggiunto lo status di prodotto, alcune primizie sono già entrate nell’uso comune: come gli occhiali O Rokr presentati da Oakley e Motorola al Consumer Electronic Show di Las Vegas. Come i loro predecessori (Razrwire) servono a comunicare a mani libere, via Bluetooth, con il cellulare. La novità è che sono stereo, perfetti per ascoltare la musica archiviata nei lettori Mp3 compatibili.
4 Comments:
At 08 maggio, 2006 19:01,
Anonimo said…
mi affascinano molto...ma è dove è possibile trovarli? sono già in commercio?
At 14 maggio, 2006 22:33,
Cristina said…
non so se è già possibile acquistarli nei negozi...mi informerò e ti farò sapere!
Ciao ciao
At 18 maggio, 2006 13:04,
Anonimo said…
anche noi stiamo cercando produttori, ma non ne troviamo.. ci interessa approfondire la ricerca per un grosso progetto.. se hia info contattami.
stahalmo@hotmail.com
At 22 maggio, 2006 18:51,
Cristina said…
ok...farò delle ricerche e ti farò sapere! A presto!...
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